25 Aprile 2024

Turismo, prorogato al 31 ottobre il termine per chiedere il Cir delle attività ricettive.Stop agli abusivi

MICHELE LA ROSA – Sono ancora poche le strutture ricettive che hanno adempiuto, pur tuttavia c’è già una proroga. Da una verifica fatta dalla nostra redazione sul portale della Regione sono ancora pochissime le strutture ricettive che hanno richiesto ed ottenuto il CIR. È stato comunque posticipato al 31 ottobre 2022 il termine per chiedere il Cir, Codice identificativo regionale, delle attività ricettive e delle locazioni brevi a fini turistici. La scadenza, originariamente fissata al 30 settembre, è stata prorogata in risposta alle richieste di una tempistica meno stringente e per semplificare la procedura a carico degli utenti, alleggerendo i Comuni da ulteriori passaggi amministrativi. Lo ha disposto il dipartimento regionale del Turismo, attraverso una circolare firmata dal dirigente generale e inviata alle Città metropolitane, ai Liberi consorzi comunali e ai Comuni siciliani.
 Il procedimento di iscrizione e richiesta del Cir sulla piattaforma on line Turist@t (

https://osservatorioturistico.regione.sicilia.it) verrà reso più agile per le “locazioni brevi a fini turistici”: l’attuale modulo “Comunicazione di offerta di ospitalità” sarà sostituito da un’autocertificazione contenente i dati identificativi del richiedente e dell’immobile in affitto, che dovranno essere comunicati via Pec al dipartimento mediante l’apposito modulo, disponibile in una sezione dedicata del portale a partire dal 3 ottobre.
Resta fermo l’obbligo di comunicazione dell’offerta di ospitalità ai Comuni territorialmente competenti, secondo la modulistica appronta da ciascun Ente locale. Nel caso di inosservanza di quanto previsto dal decreto oggetto da parte dei soggetti coinvolti (gestori/titolari/legali rappresentanti delle
strutture ricettive e degli alloggi per uso turistico e soggetti che esercitano attività di
intermediazione immobiliare e/o gestiscono portali telematici o siti web con finalità
promozionali) è prevista l’applicazione della sanzione pecuniaria da 500 euro a 5.000
euro che viene maggiorata del doppio in caso di reiterazione della violazione.
Gli Enti incaricati dell’irrogazione delle sanzioni sono i Comuni. I proventi
delle sanzioni saranno introitati nelle casse comunali. Anche i siti web e i portali che svolgono attività di intermediazione dovranno citare il CIR nei loro annunci. Si cerca così di combattere l’abusivismo nel settore delle prenotazioni on line e degli affitti di strutture ricettive che spesso appaiono anche su portali internazionali ma sprovvisti di ogni tipo di autorizzazione.