28 Marzo 2024

LINGUAGLOSSA – Tenuta Scilio,Respiri d’autore 2022: i suoni, i sogni

E dopo il silenzio – la musica. A grande richiesta l’estate 2022 segna l’atteso ritorno di Respiri d’autore, in forma breve ma essenziale: per esaltare la potenza della natura coniugata alla vitalità dei suoni. Protagonista assoluta della rassegna sarà, ancora una volta, una terrazza sull’Etna, interminabili filari di vite, il fascino irresistibile di roventi tramonti. E il respiro della musica, eco soffusa del soffio panico che si percepisce qui e solo qui, quando il carro del Sole cede il passo al sorgere della Luna. Sono questi gli ingredienti essenziali di una rassegna composta da tre serate musicali che intendono valorizzare l’incomparabile scenario Tenuta Scilio, il territorio di Linguaglossa, l’humus ubertosa di una terra scura ma generosa, assolata e malinconica, straordinariamente ricca e al tempo stesso austera. Sarà una sorta di rito apotropaico, propiziatorio, destinato a fugare il silenzio per riempirlo di suoni e di sogni.

Gli appuntamenti:

Venerdì, 15 luglio | ore 19,30 (accoglienza a partire dalle ore 19)

Càlamus Clarinet Ensemble, Forbidden Sounds

Inaugurazione solenne, fastosa e festosa sarà assicurata dal Càlamus Clarinet Ensemble, un gruppo di clarinetti del Conservatorio di Musica “V. Bellini” di Catania, creato e diretto da Carmelo Dell’Acqua. Si tratta di una compagine unica nel suo genere: oltre venti clarinettisti, cui si aggiungono alcuni ospiti d’eccezione – in questa circostanza il soprano Marta Romeo, il violoncellista Francesco Angelico, la danzatrice Daniela Ferrarello e le percussioni di Pierpaolo Longo. Un ensemble che difficilmente potrebbe essere più eterogeneo, ma che è accomunato dalla gioia di fare musica d’insieme e che per questo applaudito sulle più blasonate scene musicali internazionali. Tra antico e moderno, per l’occasione presenteranno un programma intitolato Forbidden Sounds, con una locandina che spazia da rivisitazioni del periodo barocco di Johann Sebastian Bach e Antonio Vivaldi alle ‘turcherie’ di Wolfgang Amadeus Mozart, l’Ottocento da Rossini a Puccini a Rimskij-Korsakov, fino al Novecento di Piazzolla e Sakamoto.

Venerdì, 22 luglio | ore 19,30 (accoglienza a partire dalle ore 19)

Daniele Costa & Francesco De Zan, Ravel et les Sortilèges

È nella Parigi di primo Novecento che muovono il violino di Daniele Costa e il pianoforte di Francesco De Zan: alla scoperta di un camerismo raffinato e sottile, esuberante e travolgente, al centro di Ravel et les Sortilèges. Nella città dei cento teatri e dei café-chantant, delle passeggiate nei grandi boulevard e degli incontri folgoranti con Debussy e Stravinskij, Proust e Gide, Cézanne e Manet, l’occasione sarà propizia per penetrare nei più esclusivi e aristocratici salons della Ville Lumière, per ascoltare i capolavori per violino e pianoforte dell’autore di Boléro: la Sonata in un movimento del 1897, consegnata al talento di George Enescu e ispirata al gusto delle sfumature di Fauré e di Franck; la Sonata per violino e pianoforte del 1927, composta in parallelo con L’Enfant et les Sortilèges, che si tinge di blues nel celeberrimo secondo movimento; e la funambolica Tzigane, omaggio alla tradizione virtuosistica dello ‘strumento del diavolo’.

Venerdì, 29 luglio | ore 19,30 (accoglienza a partire dalle ore 19)

Anita Vitale & Stefania Patanè, Cor in Canto

Gran finale con Anita Vitale e Stefania Patanè: due artiste siciliane, applaudite in tutto il mondo, che condividono un profondo feeling umano e musicale, unite dalla gioia di cantare insieme e dall’amore per la verità, nella sua essenza più cristallina. Performers e musiciste a tutto tondo, le due voci sono accompagnate da Anita al pianoforte e da Stefania alla chitarra o alle percussioni, in un repertorio che spazia dal folk al jazz, dalla musica della loro terra fino ai classici afroamericani d’oltreoceano: oltre i confini stilistici e geografici. Cor in Canto è un personalissimo viaggio nella musica, fatto di ‘armonia’, pulsione ritmica, dissacrazione ironica e profondità del ‘sentire’.