23 Aprile 2024
(Mediterranei invisibili ediz 2019©S.Anzini_Hi_39)

Al via la terza edizione di  ‘Mediterranei Invisibili – Viaggio sullo Stretto’, progetto ideato e messo a punto dall’architetto Alfonso Femia per indagare i luoghi del Sud fuori dai circuiti ‘cartolina’ e raccontarne le storie inaspettate di rigenerazione urbana. Un viaggio fisico vero e proprio che l’architetto compierà con i suoi collaboratori partendo dalla Sicilia il 17 settembre per concluderlo il 20 settembre in Calabria attraverso tappe sempre diverse, luoghi che sono esempi virtuosi, e durante il quale incontrerà assessori, sindaci, associazioni di categoria, architetti…
Una narrazione costruita sul dialogo, raccogliendo testimonianze e proponendo confronti, il cui valore sta nel mettere insieme visioni di persone autenticamente mediterranee, diverse per estrazione, età, ruolo, che condividono, anche in contraddizione tra loro, l’identità del proprio territorio. Calabrese di nascita, Alfonso Femia ha studio a Milano, Parigi e Genova, ha all’attivo numerosi progetti nazionali e internazionali. 

Ci sono molti luoghi in Italia, che affacciano sul Mediterraneo, famosi per i monumenti, per l’architettura, per il paesaggio. Spesso tappa di un turismo senza sorprese, in qualche modo già compiuto, prima di intraprendere il viaggio.
E poi ci sono i “Mediterranei invisibili”, territori delicati, schivi, poveri. Se provi a fotografarli emergono immagini, che paiono, talvolta, appartenere a una memoria in bianco e nero, ricche di un fascino che incanta e che sollecita alla ricerca di quello che non si vede.
Ai piedi della Calabria e di fronte alla Sicilia, l’una delicato e ombroso lembo di penisola che si accosta senza mai toccarla all’isola, l’altra ricca e densa di una maestosa ruralità scandita su un suo specifico tempo.
“Mediterranei Invisibili – Viaggio sullo Stretto” è un progetto ideato e messo a punto da Alfonso Femia per indagare i luoghi e raccontarne le storie inaspettate, fuori dai circuiti “cartolina”. La narrazione si costruisce sul dialogo, raccogliendo testimonianze e proponendo confronti e il suo valore sta nel mettere insieme visioni di persone autenticamente mediterranee, diverse per estrazione, età, ruolo, che condividono, anche in contraddizione tra loro, l’identità del proprio territorio.
Nelle precedenti edizioni, il percorso ha toccato città e borghi: nel 2018 Reggio Calabria, l’area Grecanica con Amendolea e Gallicianò, Filanda Cogliandro, Costa Viola; nel 2019 Rosarno in Calabria, Scilla, Gerace e Messina, con le sue fortificazioni e la fondazione Horcinus in Sicilia.
In questo 2020 il senso delle cose è cambiato.

“Mediterranei Invisibili” accoglie la sfida e con la terza edizione di “Viaggio sullo Stretto” indaga aspetti sempre più celati, attraverso un tour a tappe con partenza dal lato isolano della Valle del Nisi, nella città di Roccalumera, centro rivierasco con un passato manifatturiero legato alla lavorazione del baco da seta e luogo di elezione di Salvatore Quasimodo, alle antiche Terme Granata-Cassibile, edificio abbandonato collocato a ridosso di una delle spiagge più belle dello Ionio; alla batteria militare Margottini, sede di una postazione militare della seconda guerra mondiale (contraerea e navale) a presidio della estremità meridionale dello Stretto di Messina; al borgo di Alì, splendido balcone sul mar Ionio; all’antica città di Fiumedinisi, legata a un passato di sfruttamento delle risorse minerarie; al Castello Belvedere, presidio militare di origine medievale; al sorprendente Parco La Rocca di Buticari, con le sue testimonianze artistiche che trasformano il paesaggio in opera d’arte. Il viaggio “siciliano” si concluderà al Castello D’Alcontres – singolare residenza fortificata affacciata sul centro storico di Nizza di Sicilia.
Nel lato peninsulare calabro il “viaggio” toccherà Palmi, Sant’Elia, Gioia Tauro, Rosarno partendo dal parco archeologico dei Taureani, la Torre Saracena e lo scoglio dell’Isola, la Tonnara di Palmi, i faraglioni dell’Ulivarella, la guardiola di Repaci e lo scoglio di Oreste; la Villa Comunale, la Torre e la Marinella (dalla Motta), il Tracciolino e il Sant’Elia; le tre croci e la pietra del diavolo. L’idea è quella di immaginare che la mappa mentale, urbana, politica e intellettuale dell’Italia e
dell’Europa post Covid si costruisca (anche) a partire dai Mediterranei Invisibili del nostro Sud, affrancandolo dagli stereotipi che ancora lo avviliscono e mettendone in evidenza l’eccellenza ambientale, geografica e di pensiero.
Attraverso il dialogo con i sindaci e gli assessori, gli Ordini professionali degli Architetti e le persone del luogo, “Mediterranei Invisibili – Viaggio nello Stretto” vuole tracciare una nuova geografia per
la storia e lanciare una proposta di connessione dei valori del territorio sui temi concreti dell’infrastruttura, dell’agri-cultura, del paesaggio, dell’architettura.

17-20 SETTEMBRE 2020 PROGRAMMA

SICILIA IL SISTEMA DELLE VALLI IONICHE DEI PELORITANI TRA CAPO SCALETTA E CAPO SANT’ALESSIO.

Un comprensorio situato tra la città di Messina e Taormina, dotato di una morfologia territoriale che connota e struttura un paesaggio che, osservato dal mare, appare simile auna grande architettura dotata di un basamento continuo, la costa, di un corpo centrale, dato dalla seriazione continua dei numerosi bacini fluviali, interrotti solo dagli avamposti rocciosi dei Capi, Scaletta –Alì –Sant’Alessio, di un attacco al cielo, costituito dal crinale dei monti Peloritani. Un lembo di terra che ha ispirato la Poesia di Salvatore Quasimodo e il romanzo di Stefano D’Arrigo e che ritrova proprio nella narrazione, nell’andar lento “Meridiano”, una specifica vocazione. Percorrendo sentieri che come linee connettono infiniti punti –borghi e manufatti storici, terme, monumenti isolati, costruzioni rurali, archeologia militare, aree di pregio naturalistico -si costruisce l’identità di un luogo che, come avviene nel Campo Marzio piranesiano, si rivela come sommatoria di frammenti minuti.In questa dialettica tra unità e frammento il territorio ha iniziato a riflettere su se stesso, su modalità nuove di fruire i luoghi, sulla opportunità di restaurare il suo paesaggio agrario, sulla necessità di riequilibrare una modalità insediativa che, nella ricerca frenetica e senza progetto del mare, ha provocato l’occultamento di una parte essenziale di questo sistema, quella legata alle aree interne. Tra le diverse iniziative, il programma “Anello del Nisi” racchiude in se questi propositi ri-fondativi assumendo, al contempo, un valore modellistico per altre analoghe esperienze in contesti territorialmente similari. La proposta -nata dai cittadini e dalle associazioni locali e oggi pienamente e consapevolmente fatta propria anche dalle amministrazioni dei comuni di Alì, Alì Terme, Fiumedinisi e Nizza di Sicilia -si propone la valorizzazione dei numerosi sentieri rurali esistenti che fungono da rete di collegamento tra i comuni e le varie testimonianze sparse nel territorio. Una proposta che si connota come modello di uno sviluppo fondato sul connubio mobilità lenta-identità locali.Mediterranei Invisibili propone un tour a tappe con partenza all’esterno della Valle del Nisi, nella città di Roccalumera,centro rivierasco con un passato manifatturiero legato alla lavorazione del baco da seta e luogo di elezione del poeta premio Nobel Salvatore Quasimodo a cui è stato dedicato un Parco Letterario, da cui sta prendendo avvio un programma di valorizzazione che prende le mosse dall’esperienza maturata con l’”Anello del Nisi” e che prende il nome di Cammino Valle Dinarini. Il tour andrà alla scoperta delle antiche Terme Granata-Cassibile, edificio abbandonato in cerca di una nuova vita, collocato a ridosso di una delle spiagge più belle dello Ionio; della batteria militare Margottini, sede di una postazione militare della seconda guerra mondiale (contraerea e navale) a presidio della estremità meridionale dello Stretto di Messina;del borgo di Alì, splendido balcone sul mar Ionio; dell’antica città di Fiumedinisi, legata a un passato di sfruttamento delle risorse minerarie; del Castello Belvedere, presidio militare di origine medievale; del Parco La Rocca di Buticari, con le sue testimonianze artistiche site-specific. Il viaggio si concluderà al Castello D’Alcontres -singolare residenza fortificata affacciata sul centro storico di Nizza di Sicilia. La tappa finale vuole essere un’occasione di confronto con alcuni dei protagonisti di esperienze in cui il vettore culturale e artistico si associa alle specificità dei luoghi, originando forme di fruizione/intrattenimento racchiuse dallo slogan: “la bellezza dei luoghi/la bellezza nei luoghi”.

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Mediterranei Invisibili_ediz 2018_©S.Anzini_Hi_527
Mediterranei invisibili ed 2019©S.Anzini_Hi_139