28 Marzo 2024

GIARDINI NAXOS – Cultura,sviluppo,turismo:la ricetta dei tre assessori regionali Grasso,Messina,Samonà

MICHELE LA ROSA – Interessante confronto ieri pomeriggio nella città turistica. L’iniziativa “Ricomincio da tre. Cultura, Sviluppo,Turismo. Idee e strategie per una ripresa sostenibile” organizzata nell’ambito di NaxosLegge ha visto intervenire numerosi rappresentanti del mondo culturale (associazioni, musei, festival), istituzionale (sindaci, parchi), organizzatori di eventi, associazioni delle categorie produttive.

Al tavolo dei relatori l’Assessore regionale alle Autonomie Locali Bernadette Grasso e i due colleghi della Giunta Regionale Manlio Messina, assessore al turismo, e Alberto Samonà, con delega ai Beni Culturali. Moderatrice ma sopratutto promotrice dell’iniziativa Fulvia Toscano che è riuscita a mettere insieme nello stesso evento tutti gli interlocutori istituzionali di riferimento sul tema. NaxosLegge si proietta così in una dimensione più articolata che va oltre gli eventi culturali che periodicamente organizza, diventando pure laboratorio di idee, cenacolo culturale, centro di monitoraggio del territorio e delle sue vocazioni. ” Ritengo necessario per una pianificazione attenta degli interventi sul territorio, avere un quadro completo della situazione, ovvero essere consapevoli di cosa il territorio ha bisogno, territorio inteso come comprensorio, altrimenti non ha senso programmare singoli interventi, servizi riferiti a singole comunità. Questo anche in un contesto che guarda al turismo, alla cultura” – affermava Bernadette Grasso, l’Assessore regionale alle Autonomie Locali.

Al tavolo dei relatori pure il Commissario Straordinario della Fondazione Taormina Arte Sicilia e Gabriella Tigano, direttore del Parco Archeologico di Naxos-Taormina.” Dobbiamo uscire fuori da luoghi comuni e frasi fatte che sento da decenni. Frasi come <In Sicilia abbiamo tutto, il mare, l’Etna, i monumenti, il mangiare….potremmo vivere di turismo>. Dobbiamo smetterla di continuare a pensare di poter vivere di turismo, noi dobbiamo vivere di turismo. E’ l’ora di passare ai fatti, non possiamo cullarci di pensare ancora ad ipotizzare che il turismo possa essere una risorsa. Il turismo è già una risorsa, sta a noi sfruttare questa ricchezza che abbiamo. Noi Amministratori, istituzioni, abbiamo il compito di pianificare gli interventi. Nel passato, purtroppo anche alla Regione, non c’era programmazione adeguata, spesso pur avendo anche i soldi. Oggi noi abbiamo semplicemente impegnato le somme necessarie e le abbiamo messo a disposizione di quei teatri o associazioni che hanno bisogno di programmare a lunga scadenza, ad esempio” – dice Manlio Messina, Assessore regionale al Turismo, e continuando – ” i grandi teatri, i grandi eventi, per avere la presenza di nomi famosi devono programmare la stagione artistica almeno un anno prima, ma senza bilanci e soldi era impossibile. Lo stesso nel turismo, dobbiamo ripartire ma con fatti concreti, e quando parlo di turismo non mi riferisco solo agli alberghi, ma a tutto il settore a cui va la mia attenzione, come i taxi, gli NCC, le guide turistiche, i ristoranti”.

Lungo l’intervento del neo Assessore ai Beni Culturali Alberto Samonà, il quale ha posto l’accento anche sulle diverse critiche che gli giungono da più parti per la sua “fede” leghista. ” Io sono qui per condividere delle idee che vanno oltre il mio appartenere ad un partito, devo condividere progetti. Stiamo lavorando in perfetta sinergia con tutti gli assessorati per far ripartire la Sicilia. I beni culturali che abbiamo sono un patrimonio immenso. Noi dobbiamo sentirci i “custodi” di questo patrimonio. Stiamo riaprendo tutti i siti archeologici, Taormina e Naxos già nelle scorse settimana, ieri abbiamo riaperto Tindari, in questi giorni sarò a Gela, poi a Selinunte ” – dice Alberto Samonà.

Giardini Naxos dal canto suo vive una nuova dimensione da qualche anno; finora, e per decenni, era considerata solo una città balneare, seppur si è fregiata del titolo di “Prima Colonia Greca di Sicilia”, rimasto spesso solo un mero slogan, una semplice dicitura. Un cambio di rotta dovuto alla presenza e all’attività del Parco Archeologico di Naxos Taormina, con le sue molteplici attività ed iniziative a salvaguardia e valorizzazione dell’area archeologica e dei reperti ridando a Giardini Naxos quell’immagine di città simbolo di un’epoca e periodo storico importante per la Sicilia. La stessa Gabriella Tigano, direttore del Parco Archeologico di Naxos-Taormina, ha raccontato le perplessità iniziali e le emozioni successive nel riaprire il Teatro Antico e gli altri siti, riaperture che non sono un semplice fatto tecnico, burocratico, ma sono anche simbolo di riappropriarsi della propria storia, del proprio territorio, oltre che strumento di attrazione per i turisti. Anche Francavilla di Sicilia sotto questo aspetto sta vivendo un momento magico con il Parco Archeologico, difatti l’allestimento del museo presso Palazzo Cagnone sta suscitando già l’interesse della stampa nazionale e degli operatori culturali internazionali, ieri per l’occasione erano presenti il sindaco Vincenzo Pulizzi e l’assessore al Turismo Gianfranco D’Aprile, più volte citati al tavolo dei relatori per il lavoro che si sta facendo nella città alcantarina per valorizzare i beni monumentali. Tra i presenti all’incontro pure Orlando Russo, sindaco di Castelmola e Salvatore Bartolotta, coordinatore regionale dei Borghi Più Belli d’Italia in Sicilia.

Tutti consapevoli comunque delle grandi difficoltà del momento e che la ripresa sarà lenta e graduale, il coronavirus Covid 19 ha segnato l’economia ma ha cambiato pure abitudini ed esigenze dei cittadini, con inevitabili ripercussioni nel turismo, negli eventi culturali.

” Sono presidente da pochi giorni ma ho già le idee chiare su alcuni aspetti. Mio grande obiettivo è far capire al mondo che il Parco Fluviale a parte le Gole dell’Alcantara ha anche altre aspetti e zone da scoprire e far apprezzare ai turisti. Il fiume non va visto come elemento di divisione tra due aree amministrative diverse, ma come elemento di congiunzione e di strategia unica sul territorio” – affermava Giuseppe Arena, presidente del Parco Fluviale dell’Alcantara da lunedì.

” C’è un Parco che per molti aspetti è diventato una sorta di ufficio tecnico che rilascia pareri e nulla osta. Io ho una concezione diversa, voglio trasformare il Parco in un centro di promozione del territorio, conservando ovviamente la mission istituzionale di area protetta” – concludeva invece Carlo Caputo, presidente del Parco dell’Etna che in questi giorni si è incontrato pure col sindaco di Taormina per affrontare insieme e condividere alcune idee.