29 Marzo 2024

FRANCAVILLA SICILIA – Pronto un progetto per valorizzare i ruderi del Castello e acquisire l’area

MICHELE LA ROSA – Monte Castello, verso l’acquisizione delle aree. L’obiettivo è recuperare e valorizzare i ruderi del castello medievale . L’opportunità viene data da un attuale bando a cui il Comune sta partecipando attraverso un progetto per l’acquisizione ed il recupero dell’intera area, pari a circa 10 ettari, attraverso le procedure di esproprio.  Un recupero che necessariamente passa attraverso l’espropriazione dei terreni su cui sorgono i resti e che domina la Valle Alcantara. Si punta così a valorizzare e salvaguardare l’intera area che domina il centro abitato, anche attraverso delle campagne di scavo in sinergia con il Parco Archeologico di Naxos Taormina e della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Messina.  Si sta lavorando a pieno ritmo per completare l’iter e la documentazione necessaria e partecipare al bando pubblico attraverso l’Assessorato Regionale al Territorio. Il progetto ipotizzato, fortemente voluto dal vicesindaco Gianfranco D’Aprile ma ovviamente condiviso da tutta l’Amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Pulizzi, è ambizioso e prevede una serie di interventi che consentirebbero la creazione anche di itinerari specifici per mettere in collegamento i quartieri storici francavillesi con Monte Castello, ma anche con le aree e i percorsi del Parco Fluviale dell’Alcantara, come il sentiero delle Gurne. A prescindere dal bando in oggetto, nella stessa relazione tecnica si evince che il Monte Castello e gli stessi ruderi pur essendo inseriti all’interno del Parco e sottoposti a vincolo paesaggistico sono ad oggi di proprietà privata, rendendo di fatto impossibile finora poter intervenire sistematicamente per la tutela e pianificare interventi di valorizzazione dei siti. L’esproprio dell’area in oggetto è quindi necessaria affinché questi beni ambientali e storici vengono acquisiti al patrimonio pubblico, perché solo in questo modo è possibile intervenire per la messa in sicurezza e la loro salvaguardia. Certamente paradossale tutto questo non sia stato fatto molti anni prima, col risultato che oggi restano pochi ruderi, ma comunque di grande valore storico-architettonico.