20 Aprile 2024

Sicilia: sospeso avvio stagione balneare.


In Sicilia, almeno per ora, la stagione balneare non partirà. L’avvio, previsto per legge il primo maggio, è stato sospeso a data da destinarsi. La decisione rientra tra le iniziative di contenimento del contagio da Coronavirus, adottate dall’assessorato alla Salute Sono stati sospesi, per adesso, anche tutti i lavori di campionatura delle acque. In virtù di questo giungono pre altre decisioni.

In Sicilia i gestori delle strutture balneari saranno esonerati per l’anno 2020 dal pagamento dei canoni delle concessioni demaniali marittime. Lo prevede una delle norme inserite nella nuova finanziaria d’emergenza che il governo Musumeci sta mettendo a punto.
«Non sappiamo ancora – afferma l’assessore al Territorio Toto Cordaro – se la stagione risulterà completamente compromessa ma, in ogni caso, l’esonero dal pagamento dei canoni demaniali potrà contribuire ad agevolare la ripresa economica delle attività turistico-balneari. Un settore che, al pari di tantissimi altri, inevitabilmente subirà un forte contraccolpo da ciò che stiamo vivendo. Nessuno, comunque, sarà abbandonato e, se necessario, studieremo nuove e più importanti misure di sostegno».

Tutti gli esercizi commerciali debbono restare chiusi la domenica e nei giorni festivi. Tutti, tranne le farmacie di turno e le edicole. Lo conferma la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, per evitare assembramenti e contrastare quindi, ancora di più, il propagarsi del Coronavirus nell’Isola. Il provvedimento è stato adottato ieri sera, a tarda ora, dopo la video conferenza con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i ministri degli Affari regionali e della Salute Francesco Boccia e Roberto Speranza.
Nel corso della riunione, alla quale erano presenti anche gli assessori regionali all’Economia Gaetano Armao e alla Salute Ruggero Razza, il premier ha ribadito la possibilità, da parte delle Regioni, di emanare provvedimenti ancora più stringenti rispetto a quelle nazionali.
Nella nuova ordinanza, già notificata ai prefetti e ai sindaci, vengono richiamate tutte le disposizioni già emanante nei giorni scorsi.