28 Marzo 2024

FRANCAVILLA DI SICILIA – Quale futuro per il parco sub urbano Madonna Gala?

L’anfiteatro per gli spettacoli e il soppalco danneggiato

Michele La Rosa -A volte mancano le strutture,a volte ci sono ma non si riesce a gestirle. In Sicilia spesso é facile ottenere i finanziamenti per realizzare le opere, diventa difficile poi renderle gestibili,fruibili. Succede a Francavilla come in tanti altri comuni. Vandalizzato, dimenticato. Parliamo del parco sub urbano di Madonna Gala. Inaugurato a novembre 2015, con l’allora amministrazione guidata dal sindaco pro tempore  Lino Monea dimostra già i segni dell’incuria. Eppure era il sogno di un comitato cittadino con in testa la buonanima di Angelo Varrica, che per anni aveva sollecitato le varie amministrazioni del tempo a realizzare quest’opera. Ieri abbiamo fotografato i luoghi. Il soppalco in legno creato come palcoscenico dell’anfiteatro è distrutto. L’area resta sempre chiusa, anche lo spazio allestito a mostra permanente con opere realizzate dagli studenti dell’Istituto superiore artistico  “E. Basile” di Messina. Eppure l’opera fu finanziata per circa 700 mila euro dalla Regione, dall’assessorato Regionale ai Beni culturali, compresa una quota a carico del Comune, e la cui realizzazione fu affidata ad una impresa di Messina che avrebbe dovuto gestire la struttura organizzando pure eventi. Probabilmente il parco è caduto nel dimenticatoio già dal 2016 in poi fino ai nostri giorni, tanto che anche la nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Pulizzi non ha inserito la struttura tra gli itinerari del progetto BuonaStrada mirato a valorizzare il centro storico e i vari itinerari. Un vero e proprio polmone verde a ridosso del centro abitato, con auditorium all’aperto per eventi, spazio arte con quello  che doveva essere il “Museofiume”, ma a parte qualche raro evento del passato, ne i cittadini, ne i turisti , godono dell’opportunità di questa area attrezzata i cui lucchetti ci fanno pensare che sia sempre chiusa. Forse è l’ora di rilanciare la struttura ma di renderla anche fruibile.

Mostra permanente d’ arte