25 Aprile 2024

BRONTE – Allarme suini selvatici in contrada Difesa

Torna l’allarme per la presenza di branchi di suini selvatici vaganti e privi di codici identificativi. Qualche giorno fa, infatti, è stato segnalato al vice sindaco di Bronte, Gaetano Messina, che un branco di maiali selvatici che si trovava lungo una strada di campagna in contrada “Difesa”, dove risiedono numerosi brontesi, all’arrivo di un’automobile, invece di scappare, come di solito, si è scagliata contro la vettura, procurandogli danni alla carrozzeria. Fortunatamente nessun ferito, ma certo l’episodio ha destato timori e preoccupazione. Contrada Difesa, infatti, è particolarmente frequentata anche a piedi da chi vi abita, ed allora il vice sindaco ha inviato una lettera alle Forze dell’Ordine per raccontare l’accaduto e contemporaneamente ha convocato un vertice in Comune cui hanno partecipato il comandante del Comando Stazione carabinieri, Giuseppe Cunsolo, il comandante del Distaccamento Forestale di Bronte, Nino Ruffino ed il responsabile del servizio veterinario dell’Asp, dott. Francesco La Mancusa.

E durante il vertice è emerso che il fenomeno non è nuovo (già nel 2009 e nel 2014 si è presentato) ed è ben conosciuto. Si ipotizza, infatti, che i suini solo all’apparenza non abbiano un proprietario che, invece, preferisce il più economico sistema di lasciarli liberi di cibarsi con quello che trovano fra i boschi. Il risultato è che ogni tanto questi, alla ricerca di cibo, arrivano fino alle zone residenziali, provocando timori ed anche danni alle colture.

Per questo nelle zone dove i suini sono stati avvistati saranno posti dei cartelli per avvisare la popolazione e le Forze dell’Ordine effettueranno controlli serali, nel tentativo di individuare il branco. Infine il fenomeno sarà segnalato alla Prefettura, all’Assessorato Regionale Agricoltura ed all’Ente Parco dell’Etna. “Ringrazio – ha affermato il vice sindaco – le Forze dell’Ordine e l’Asp per l’interessamento. Ci avviamo alla bella stagione e contrada Difesa sarà sempre più popolata”.