24 Aprile 2024

VALVERDE (Ct) – Candidati sindaci a confronto. Diocesi e Parrocchia propongono l’incontro

In vista delle elezioni amministrative del prossimo 10 giugno, la Piazza del Santuario  ospiterà alle ore 20 di mercoledì 30 maggio 2018 un confronto pubblico, aperto alla cittadinanza, tra i candidati alla carica di sindaco della città. L’iniziativa è organizzata e promossa dalla collaborazione tra i padri agostiniani scalzi custodi del Santuario di Valverde, la parrocchia S. Maria delle Grazie di Maugeri, la Diocesi di Acireale e la testata giornalistica La Voce dell’Jonio. A moderare l’incontro, che sarà scandito da preciso minutaggio per lo spazio di risposta dei candidati, il giornalista Mario Agostino, direttore dell’Ufficio per la pastorale della cultura della diocesi. Si tratta di un’iniziativa nata dall’esigenza di favorire il confronto e lo scambio pubblico davanti alla comunità cittadina, chiamata ad eleggere i suoi rappresentanti per i prossimi anni e pertanto mossa dal diritto di conoscere più approfonditamente profilo e programmi dei candidati. A questi, verrà chiesto conto in particolare del progetto pianificato per la città: in termini di programmi per tutelare la trasparenza rispetto alle risorse pubbliche versate dai cittadini, che chiamano in causa ad esempio la gestione della farmacia comunale o i rapporti con agenzie di servizi esterne; in termini di progettualità di messa in sicurezza e sviluppo sostenibile di strade, piazze e infrastrutture di un territorio gravemente soggetto a dissesto idrogeologico; in termini di recupero di spazi sportivi, verdi e culturali colpevolmente abbandonati ma cruciali per lo sviluppo del benessere della città e la crescita dei suoi giovani.
“Ogni forma di disinteresse, indifferenza o ignoranza civile e politica nuoce a noi stessi e alle nostre comunità – afferma Mario Agostino -. La diocesi e la chiesa locale intendono perciò con quest’iniziativa offrire alla cittadinanza un’occasione di confronto necessaria per la pianificazione del prossimo futuro del territorio, perché se anche volessimo rischiare il lusso di non interessarci della politica, questa deciderà comunque le sorti della vita di ogni cittadino, del presente e, in buona probabilità, del futuro”.