20 Aprile 2024

NOTO (Sr) – Le Citta’ del vino rivendicano maggiore tutela della produzione italiana

C’è la necessità di difendere il settore italiano del vino e l’esigenza di rilanciare un percorso condiviso che conduca ad una legge sull’enoturismo, così da permettere ai comuni di sostenere le aziende che credono, investono e producono sul territorio. Sono solo alcuni degli aspetti emersi ieri dal 3° Simposio Internazionale di Città del Vino dal titolo “L’enogastronomia sostenibile: beni materiali e immateriali”, organizzato al teatro Tina Di Lorenzo di Noto e momento di apertura della convention primaverile dell’associazione presieduta da Floriano Zambon.
Necessità e proposte, idee e prospettive, numeri e percentuali: i lavori del Simposio sono stati intensi e hanno fornito un quadro più o meno chiaro di dove Città del Vino, associazione che mette assieme circa 420 comuni a vocazione vitivinicola, vuole arrivare: serve difendere i vigneti e tenere alta la qualità dei vini prodotti e, allo stesso tempo, servono anche strumenti per sostenere, attraverso i comuni, le aziende che operano nel settore. Una soluzione sarebbe quella dei Piano di Sviluppo Rurale: i comuni potrebbero accedervi e finanziare così alcuni progetti per continuare a legare storia, territorio e produzione tra di loro.
I lavori sono stati aperti da un’emozionante video realizzato per l’occasione e che racconta Noto e il territorio attraverso i suoi prodotti mentre in chiusura è stato proiettato, in anteprima, il corto “Zagara e cemento”, girato proprio tra le campagne della città Barocca.
Prosegue, nel frattempo, il press tour organizzato in parallelo alla convention primaverile. I 6 giornalisti ieri pomeriggio sono stati ospiti del comune di Scicli e hanno avuto anche un incontro con Luca Zingaretti, l’attore che interpreta il famoso commissario Montalbano protagonista dei romanzi di Andrea Camilleri da cui è trattata l’omonima fiction Rai che ormai spopola da anni. Per i comuni siciliani presente Castiglione di Sicilia,con in testa il sindaco Antonino Camarda, uno dei comuni piu’ rappresentativi della produzione vitivinicola siciliana. Questa mattina, invece, delegati, relatori e accompagnatori, e con loro anche i giornalisti che stanno partecipando al press tour parallelo, hanno visitato alcune  cantine che fanno parte dell’associazione Strada del Vino e dei Sapori del Val di Noto, invece, incontrando poi  i produttori al Palmento Di Rudinì e hanno seguito un convegno organizzato dal comune di Pachino dove erano presenti pure Oscar Farinetti e l’eurodeputata Michela Giuffrida. E’ seguita poi una visita di Marzamemi e poi il rientro a Noto per una passeggiata in centro storico. In serata prevista una  degustazione alla Loggia del Mercato, sempre organizzata dalla Strada del Vino e dei Sapori del Val di Noto, e concerto del gruppo Anima Mediterranea. Domani,domenica, ultimo giorno, con l’assemblea dei delegati che si riunirà in Sala Gagliardi mentre nel pomeriggio è prevista la 5^ edizione del Gran Palio dei Tre Valli di Sicilia, sfilata in abiti storici di 18 gruppi provenienti da tutta la regione.

Ma vediamo alcuni degli interventi di alcuni relatori:

Corrado Bonfanti, sindaco di Noto: «Abbiamo proposto un tavolo di lavoro molto interessante, basato su contributi di carattere scientifico ma anche sull’avvertimento rappresentato dalla necessità
di essere attivi nel difendere i nostri vigneti autoctoni, con la consapevolezza che la storia del nostro territorio la si può continuare a raccontare quando quello che viene prodotto è realmente legato a esso.
La presenza della senatrice Donatella Tesei è stata molto importante, perché da addetta ai lavori della Commissione Sviluppo Economico può realmente dare una mano. Abbiamo bisogno di una legge che favorisca l’enoturismo, che il senatore Dario Stefàno sta portando avanti e che comunque ha già avuto i primi momenti di riconoscimento sulle agevolazioni fiscali».

Donatella Tesei, sindaco di Montefalco (Perugia) e senatrice della Repubblica: «Bisogna trovare una formula per sostenere economicamente i comuni a vocazione agricola nell’ambito dei Piani di Sviluppo Rurale (Psr), perché è giusto che le amministrazioni comunali garantiscano servizi e sostegno alle aziende che operano in settori come l’enoturismo e la viticoltura. I terreni sono considerati beni strumentali e per questo sono esenti dal pagamento di alcune tasse: per questo in qualche modo ai comuni va data l’opportunità di accedere ai Psr e attraverso questi fondi proseguire su questa strada di sviluppo».

Floriano Zambon, presidente nazionale Città del Vino: «Vorrei ricordare l’importanza che la biodiversità riveste nel settore vino. L’intervento del prof. Mario Fregoni è stato stimolante e ci aiuta a riflettere sulle sfide che ci aspettano in futuro. Dobbiamo capire quale dei 3 scenari possibili sia quello migliore: una strada più spregiudicata per contrastare i vini che arrivano da altre parti del Mondo, una strada che tendi la mediazione o una strada che ci porti alla difesa delle nostre varietà di vino? Penso che il dibattito vada iniziato e strutturato per inseguire questo ultimo scenario».