16 Aprile 2024

RANDAZZO – La Città Medievale alla Borsa del Turismo. Michele Mangione si ricandida?

Michele La Rosa – E’ tempo di bilanci, in termini politici ed amministrativi, tra risultati ed obiettivi, tra speranze e delusioni. A  Randazzo, inverno a parte, c’è già clima pre -elettorale.   Nel frattempo focus sul turismo, la città in qualche modo è stata presente alla recente Bit in Lombardia, mentre l’ufficio stampa comunale  ha diffuso un invito per la conferenza stampa del prossimo mercoledì, 21 febbraio, ore 17.00, nell’ufficio del Sindaco Michele Mangione, nel Palazzo Municipale, nel corso della quale lo stesso Primo Cittadino  darà comunicazione in merito alla sua ricandidatura o meno a Sindaco nella prossima tornata elettorale di primavera. Lo stand siciliano alla  Borsa Internazionale del Turismo di Milano – che ha visto la presenza anche della Presidente del Parco dell’Etna, Marisa Mazzaglia, dell’Assessore regionale al Turismo, Sandro Pappalardo, e di quello ai Beni Culturali, Vittorio Sgarbi – è stato allestito con alcuni pannelli fotografici che rappresentavano alcune delle tante bellezze della  nostra Isola. Tra queste: l’Etna, la città di Palermo, i pupi siciliani ed anche – come si accennava all’inizio –  la città di Randazzo, con la Basilica di Santa Maria in bella mostra riprodotta su di un apposito pannello che ha attirato la curiosità dei numerosi visitatori. La visuale che dalla Statale 116, sui tornanti che da Randazzo conducono alla vicina Santa Domenica Vittoria, permette infatti di vedere la Basilica con alle sue spalle, come fosse una cornice, la maestosa Etna, la quale nella stagione invernale è ricoperta da un suggestivo manto nevoso. Soprattutto nelle ore poi che volgono al tramonto, specialmente nei pomeriggi sereni e soleggiati, è possibile gustare la magnifica visione data dalla mescolanza del blu cobalto del cielo con le gialle luci della sera. Un mix di colori e sensazioni che attirano l’attenzione sia di chi conosce questi luoghi sia di chi, invece, è curioso di sapere dove essi si trovino. Molte azioni, soprattutto nell’ultimo quinquennio, sono state turisticamente promosse sia attraverso internet che mediante le fiere specializzate. “Randazzo – è stato fatto notare, infine, dal suo primo cittadino Michele Mangione – ha un patrimonio naturale, storico-artistico, architettonico e culturale di notevolissima importanza. Tanto ancora si deve fare, ma la strada da percorrere sembra sia quella giusta. Ed il turismo, soprattutto quello culturale e religioso, sarà certamente un’importante occasione per rivalutare il nostro territorio”.

Grazie al lavoro sinergico profuso a piene mani in quest’ultimo quinquennio fra Comune di Randazzo e Regione Siciliana, era presente quindi pure la città etnea alla fiera internazionale del turismo  che si è conclusa proprio in questi giorni nella metropoli lombarda: una vivacissima edizione della Borsa Internazionale del Turismo che ha visto ben 46 mila visitatori, con 2.550 esponenti accreditati dei media sia italiani che internazionali, di cui più di 500 travel blogger ed oltre 1.500 top buyer profilati sia italiani che stranieri provenienti da ben 79 Paesi sia europei che extraeuropei. Più che soddisfatto anche il neo Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci: “Stiamo promuovendo i nostri Comuni – ha dichiarato nel corso di un’affollatissima conferenza stampa – affinché acquisiscono i titoli che loro spettano, e dopo Palermo abbiamo deciso di puntare su Agrigento quale Capitale della Cultura per il 2020. Il governo regionale – ha assicurato ancora Musumeci – stanzierà qualcosa come un milione di euro per tutti quegli Enti che conquisteranno più titoli. Ed il primo milione lo incasserà proprio la città di Palermo. Ci guardano con interesse anche coloro che amano vacanze lontane dal caos e dalle contaminazioni dei grandi flussi turistici – ha   aggiunto –. In questo nuovo anno 2018, ci aspettiamo un 20 per cento di presenze in più rispetto a quello passato”. Il Governatore ha poi lamentato la mancanza di un logo unico che promuova l’immagine turistica dell’intera Regione. “Non è possibile – ha osservato – che la Sicilia debba affidarsi solo all’iniziativa autonoma di tanti attori sia pubblici che privati. Serve, invece, un maggiore coordinamento, una rete speciale, un marchio unico per l’attività promo-pubblicitaria della nostra Isola. Ho pensato, per questo, ad un apposito slogan: Sicilia, il Paradiso in terra“.