16 Aprile 2024

CASTIGLIONE SICILIA – Un esercito di giornalisti e chef per Cibo Nostrum tra cantine e vigneti

Michele La Rosa – Parte dalla Città del Vino, un protocollo d’intesa tra gli armatori e imprenditori che operano per la commercializzazione del pesce azzurro, le associazioni dei cuochi, i produttori di vini. Una iniziativa inserita nel contesto più ampio della manifestazione Cibo Nostrum  che si è svolta in questi giorni tra Taormina, Zafferana Etnea e Giardini Naxos, con alcune tappe anche nel territorio castiglionese.  Location dell’intesa di oggi, martedì 13 giugno,  è stata la Cantina Alta Mora, in contrada Pietramarina, dove già in mattinata sono giunti numerosi addetti ai lavori, giornalisti, blogger, operatori del settore enogastronomico.  Qui il workshop  tematico ha visto come  tema : “L’affermazione dei vini dell’Etna quale volano e traino per la valorizzazione del pesce azzurro”.  Firmato simbolicamente il ” documento” che sancisce la collaborazione e che ha visto fra gli altri firmare anche Alberto Cusumano per l’azienda ospitante,  l’armatore Nino Testa in rappresentanza delle aziende che si occupano della pesca e commercializzazione del pesce azzurro, diversi rappresentanti di varie cantine vitivinicole etnee, diversi   chef ,molti dei quali della Federazione Italiana Cuochi  che di fatto organizza tutto l’evento, giunto ormai alla sesta edizione e che ha varcato i confini nazionali.  Qui a parte la degustazione dei vini Alta Mora, la nostra redazione, accompagnata da Mayra Bina, ha avuto modo di scoprire la cantina e i propri spazi, ricavati attraverso una sapiente combinazione architettonica di volumi, colori, materiali che ben inseriscono la struttura nel contesto dei luoghi tra l’Etna e l’Alcantara.  Dopo questa fase l’evento  si è spostato presso la Cantina Cottanera, lungo la Sp 89,  dove  si è svolta   “La Scampagnata di Cibo Nostrum”,  qui lo staff  capitanato  dagli Chef con la Coppola: Simone Strano, Giuseppe Raciti, Giovanni Grasso e Giuseppe Torrisi, hanno dato vita ad un vero e proprio festival del gusto esaltando le tipicità territoriali, ambasciatori dei sapori siciliani nel mondo.   nel pomeriggio invece si è svolto un evento formativo per la stampa di settore,   un corso di formazione promosso dall’AssoStampa, sezione provinciale di Catania, sul tema: Comunicare la cultura enogastronomica in Italia. Giornali, tv, social, letteratura. Le tradizioni gastronomiche italiane e la stampa nazionale; comunicare le eccellenze; la cucina nei libri; il gusto dalla tv ai social; il fenomeno massmediatico della critica gastronomica; comunicare attraverso la cucina; il fenomeno Etna raccontato alla stampa.  Al tavolo dei “docenti” : Antonio Iacona, giornalista rivista “IL CUOCO e capo ufficio stampa di Cibo Nostrum; Daniele Lo Porto, segretario Assostampa  sez. di  Catania; Cristina Barbera, giornalista enogastronomica; Antonella Guglielmino, direttore editoriale AG Gourmet; Alex Revelli Sorini, conduttore televisivo RAI; Marco Mangiarotti, critico gastronomico  del quotidiano “IL GIORNO”; Seby Sorbello, Chef; Mariangela Cambria, per Cottanera  l’azienda vitivinicola  che ha ospitato questa parte finale della manifestazione. Interessanti pure gli interventi di Gioacchino Bonsigliore, giornalista della rubrica “Gusto” su Canale 5 e Fabio Riccio, giornalista e tra gli autori delle guide di settore de L’Espresso. Un piccolo esercito di oltre 50 giornalisti siciliani ha così seguito l’evento formativo che, a parte gli aspetti strettamente professionali, ha suscitato un interessante dibattito sull’impiego dei social network, del web in generale, sul modo di comunicare anche da parte di chef, cuochi, addetti alla ristorazione e alla produzione agroalimentare dei prodotti impiegati in cucina  e nella ristorazione in generale. Mariangela Cambria dal canto suo ha raccontato la storia dell’azienda Cottanera,  dove  i familiari e  Guglielmo Cambria in particolare sono stati tra i pionieri della rinascita vitivinicola etnea, in una epoca e in un contesto territoriale dove le vigne erano quasi scomparse, seppur una lunga vocazione vitivinicola distingue da sempre questa terra, la stessa Cambria evidenziava come negli ultimi 5-6 anni ci sia stato un boom di turisti tra le cantine, un fenomeno esploso  quasi improvvisamente e che oggi fa registrare interessanti flussi di visitatori, “costringendo” le cantine in loco ad adeguarsi a questa nuova richiesta di mercato che vede organizzare eventi, convegni, tour guidati, degustazioni.