26 Aprile 2024

ALI’ TERME (Me) – Quale futuro per le Terme Granata Cassibile

   di Veronica Micali – Le terme ieri ed oggi nel comune ionico siciliano. Tra ricordi e speranze per un rilancio di un settore che ha segnato pagine di storia locale grazie alla presenze delle Terme Marino, ancora funzionanti  e delle Terme Granata Cassibile, chiuse da tempo.  Il tutto mentre la Regione Siciliana da qualche anno sta cercando di rilanciare il settore. Ma torniamo ad Alì, per analizzare da vicino l’attualità nel comparto termale. Le Terme Granata Cassibile hanno origini molto antiche. I benefici delle acque sulfuree pare fossero note ai Romani. La famiglia Granata,verso il 1500, fu la prima a sfruttare queste acque raccogliendole in vasche scavate nella roccia. All’inizio del XIX secolo, dopo tre secoli e mezzo di tali attività allo stato rudimentale, la famiglia Granata nel 1895 vendeva le terme alla Marchesa di Cassibile che ribattezzò lo stabilimento “Rinomata Terme di iodio–idro–carbonico–solforose”. Successivamente le terme passarono ai fratelli Sterrantino, per arrivare poi al 2013 allorquando sono state chiuse al pubblico. Oggi le terme sono ridotte ad un evidente stato di abbandono e degrado.  L’ anno scorso è stato firmato un preliminare di vendita. Pare che siamo finalmente ad un passo dalla svolta. A testimoniare l’importanza che le Terme Granata Cassibile  rivestivano   sono gli stessi aliesi che raccontano con nostalgia gli anni d’oro di Alì Terme quando fiumi di turisti arrivavano alla stazione del paese per godere degli enormi benefici delle acquee sulfuree.   Nei racconti degli abitanti di Ali Terme, ridente cittadina in provincia di Messina, le antiche Terme Granata vengono ricordate con grande nostalgia. Si ricordano grandi feste e tante allegria. La terrazza durante la sere d’estate si trasformava in una grande pista da ballo.  Una grande terrazza sul mare e seduti all’ombra di grandi palme turisti assopiti, coccolati e rapiti dalla bellezza di un luogo che ha rappresentato per anni un vero angolo di paradiso: le Terme Granata Cassibile. Gli anni Cinquanta sono stati gli anni d’oro del paese. Fiumi di turisti provenienti da tutto il mondo, tra i quali anche personaggi illustri, arrivavano alla stazione di Alì Terme dove ad attenderli vi era il personale delle Terme Granata. Le Terme Granata, difatti, oltre a un luogo di paradiso per i turisti costituiva anche una grande fonte di ricchezza per gli aliesi offrendo molti posti di lavoro. Tra i testimoni degli anni d’oro di Ali Terme anche Maria Smeralda mia nonna che si è offerta di fare un salto nel passato. Mentre lei racconta estrae dal cassetto dei ricordi di famiglia una foto scattata durante le ore di lavoro da un turista. La foto ritrae lei e mio nonno con un grembiule bianco sporco di fango nel lungo corridoio lungo il quale vi erano ordinate per numero le stanze. Dentro ogni stanza, come racconta Maria, vi era una vasca con l’acqua sulfurea e un lettino  per riposare durante l’applicazione dei fanghi. Inizialmente in tempi più remoti vi erano delle grandi vasche anche all’esterno in antico marmo. Istituito pure un servizio di  visite mediche  con gli specialisti per malattie legate all’apparato respiratorio. Il fango veniva preparato durante la notte per poi essere disposto dentro le vasche insieme all’acqua sulfurea che usciva dalla sorgente ad un temperatura media di quarantasei gradi. Le proprietà di questa acqua pare siano state citate anche da personaggi illustri, Gioacchino Arrosto, importante chimico messinese, le dichiarò le più pregiate e salutari fra le acque dell’intera isola vista l’alta percentuale di iodo che contenevano.  Ma facciamo un passo al presente. Che fine hanno fatto le gloriose Terme Granata? In anni più vicini a noi poi una lenta fase di declino, di abbandono, poi  l’incuria nel tempo le ha trasformate in un posto deserto, abbandonato. Scelte imprenditoriali, problemi nel comparto a vosto raggio, fino a decretarne la chiusura. Le Terme sono state chiuse nel 2013 dopo che peraltro si era registrata la drastica e graduale riduzione  di dipendenti dagli anni ’90 in poi. In questo contesto sembra giungere  una buona notizia .  Siamo ad un passo dalla svolta. Uno dei proprietari, attualmente residente a Genova, Giovanni Leonardo Maria Goffredo Tavilla, ha affermato durante la nostra intervista che l’anno scorso è stato firmato un preliminare di vendita. La riapertura delle Terme, come ha affermato lo stesso,  significherebbe molto per il rilancio dell’immagine del paese. Potrebbe incrementare fortemente il turismo e offrire nuovi importanti opportunità di lavoro.                                         

Turismo Termale in Sicilia :prospettive e analisi del settore

La Sicilia ha un significativo patrimonio di acque termali, purtroppo non sempre valorizzato, anzi spesso lasciato nell’indifferenza, seppur consistenti investimenti. La situazione delle terme di Acireale e Sciacca sono il simbolo di questa nostra ricostruzione . Oggi si riparla di turismo termale sulla scia di quanto succede in altre regioni dove città come Montecatini Terme, Fiuggi (…. solo per citarne alcune) hanno sviluppato un indotto ed uno sviluppo turistico importante). In Sicilia sono ben 11 le località che hanno acque termali e stabilimenti : Acireale, Alì Terme, Calatafimi Segesta, Castellammare del Golfo, Geraci Siculo, Lipari, Montevago, Sciacca, Sclafani Bagni, Terme Vigliatore, Termini Imerese.    Il pacchetto vacanze “termali” in Sicilia, da qualche anno, fa parte del Piano di propaganda turistica della Regione, ma siamo agli albori, molto spesso solo dichiarazioni d’intenti, convegni, studi sul settore, e quindi ancora manca un vero e proprio piano di rilancio, in grado di far riaprire le storiche terme di Acireale o rilanciare Sciacca. la nostra ricostruzione storica partendo da Alì Terme e le Terme Granata Cassibile vuole essere da input verso un argomento su cui rischia di calare di nuovo il silenzio. (Michele La Rosa)