26 Aprile 2024

MISTERBIANCO – Corsaro esce fuori dalla Giunta. Si è dimesso.

 «Fare politica deve entusiasmare. Tuttavia, nell’esperienza amministrativa in cui sono coinvolto, su questo non sento riscontro  da un po’ di tempo». Esordisce così Marco Corsaro, già vicesindaco e consigliere comunale a Misterbianco, annunciando la sua uscita dalla Giunta guidata dal sindaco Nino Di Guardo. «Due anni e mezzo fa abbiamo compiuto una scelta trasparente, innanzitutto con l’obiettivo di garantire la governabilità e di adoperarsi con senso di responsabilità nell’interesse esclusivo della città – ricorda Corsaro riguardo al suo ingresso in Giunta – Questo non ha impedito all’amministrazione di arrivare ad oggi con le pile  un po’ scariche, esaurendo quella spinta verso il rinnovamento essenziale per aggregare e motivare la gente per credere fortemente in un prosieguo». «È dunque il momento di lasciare la Giunta Di Guardo – prosegue Corsaro, che stamane ha presentato formalmente le sue dimissioni. Mi faccio da parte per aver modo di lavorare liberamente ad un programma di governo della città fondato su due pilastri: innovazione a tutto campo e reale avvicinamento del cittadino alla pubblica amministrazione».

Una decisione non più rinviabile, quella dell’ormai ex vicesindaco: «Parte oggi un percorso fatto di pluralismo e condivisione verso un progetto già chiaro: la Misterbianco del domani. Siamo pronti all’intesa ed al dialogo con chiunque condivida la nostra idea di politica, cioè stare umilmente  al servizio della città. Non escludendo nessuno». Marco Corsaro, che già a novembre, al fianco del consigliere Rosa Zanghì, aveva presentato alla città il nuovo soggetto politico “Guardiamo Avanti”, ha infine rivelato che, al movimento da lui guidato, si affiancherà un nuovo laboratorio di confronto civico già pienamente operativo: il gruppo “Bene Comune”. «In consiglio saremo come sempre persone coerenti a votare progetti e proposte serie».

«Le dimissioni sono state accolte dal sindaco dopo un confronto sereno e leale durante il quale ho pure lasciato attività  in itinere presso Servizi sociali e Sviluppo economico, segno di rispetto e lealtà che non lascia attriti tra noi due. Per il resto, se son rose fioriranno».