26 Aprile 2024

BRONTE – Asp 3 Catania pronta a potenziare il Punto nascite, ma in tutta la Sicilia la strana deroga ” brontese” ha suscitato mille polemiche

BRONTEMentre in Sicilia i sindaci si mobilitano a difesa dei tanti Punti Nascita soppressi in vari  ospedali di provincia, anche in zone di montagna come Petralia Sottana sulle Madonie, nella Città del Pistacchio  si canta vittoria, ma è una vittoria che ha già suscitato malumori e sospetti in tanti amministratori e politici di altre aree geografiche.

Il Punto Nascite di Bronte insomma doveva essere inserito tra quelli da chiudere. Su giornali e tv anche nazionali il caso Bronte sta tenendo banco e fa notizia. Per alcuni dietro questo salvataggio in extremis, annunciato peraltro al sindaco dallo stesso presidente della Regione Rosario Crocetta, ci potrebbero essere “sponsorizzazioni ” politiche che hanno fatto decretare una manovra per il salvataggio, e sono in tanti che fanno notare che Bronte è la città del Sottosegretario on. Giuseppe Castiglione, genero dell’ex senatore Pino Firrarello, fino a pochi mesi fa sindaco della Città del Pistacchio.

Polemiche a parte, adesso si guarda avanti e l’Asp 3 di Catania è pronta a dotare il Punto nascite dell’ospedale brontese di tutti i requisiti di sicurezza previsti dal Ministero della Salute. Subito dopo però tutti hanno l’obbligo a contribuire affinché ritorni la fiducia nell’ospedale, altrimenti il numero dei parti l’anno rimarrà sempre pericolosamente basso. E’ in sintesi l’esito del vertice organizzato dal sindaco di Bronte, Graziano Calanna con i colleghi del territorio ed i vertici dell’Asp.

Da Floresta a Roccella Valdemone, passando da Randazzo, Maletto e Maniace fino a San Teodoro, tanti i primi cittadini che hanno partecipato all’incontro cui, per l’Asp hanno partecipato  il dott. Giuseppe Spampinato, direttore della spedalità pubblica e del distretto ospedaliero Ct2 dell’Asp 3 ed il dirigente medico dott. Renato Passalacqua: “Vi ho riunito – ha affermato Graziano Calanna in apertura – per comunicarvi ufficialmente che il Ministero ha concesso una deroga alla chiusura del nostro Punto nascita, subordinata però al potenziamento dei servizi.

Per adesso i parti sono sospesi e vengono effettuati a Biancavilla,  ma l’assistenza alle mamme è garantita fino al momento della nascita. Siccome abbiamo 90 giorni di tempo per potenziare la struttura, è giusto conoscere volontà e tempi dell’Asp”. E dall’Asp 3 sono giunte buone notizie: “Fino al 30 dicembre nessuno sperava ed immaginava una deroga. – ha affermato il dott. Spampinato – Adesso la prima cosa da fare  è l’adeguamento professionale dell’Unità operativa e dei servizi collegati e noi stiamo già procedendo all’assunzione di medici a tempo determinato.

L’adeguamento tecnologico non è un problema, – ha continuato – mentre faremo in modo di riprendere anche i lavori dell’ospedale interrotti da tempo. Sono certo che entro 90 giorni personale e strumentazione saranno già attivi. E’ bene però – ha concluso – che la politica ed i medici di famiglia spingano le mamme a partorire al reparto di Bronte rinnovato di personale ed efficienza altrimenti sarà sempre a rischio”. Numerosi gli interventi dei sindaci e dei consiglieri comunali presenti, quasi tutti a sostenere che tutto l’ospedale va potenziato, non solo il punto nascita. “Per adesso – ha concluso Graziano Calanna – vinciamo la battaglia per il Punto nascita. Subito dopo affronteremo i problemi delle altre Unità operative”.