19 Aprile 2024

CATANIA : presentato libro con le opere pittoriche dedicate alle eruzioni dell’Etna

Copertina_libroRicostruire la traccia delle rappresentazioni grafiche che hanno fatto la storia della cartografia dell’Etna negli ultimi 500 anni, è il percorso del volume ” Il disegno delle eruzioni storiche dell’Etna: percorsi iconografici dal XVI Secolo a oggi di Tiziana Abate, ricercatrice presso l’École Pratique des Hautes Études-Sorbonne, e Stefano Branca, primo ricercatore all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Catania, edito da Caracol e presentato nei giorni scorsi. Il passaggio cruciale di questo racconto avviene nell’estate del 1833 a Berlino quando Wolfgang Sartorius di Waltershausen, giovane scienziato prussiano, manifesta al geologo Friedrich Hoffmann, autore della prima rappresentazione geognostica della Sicilia, la sua volontà di approntare una carta di dettaglio topografica e geologica dell’Etna. Quest’impresa cartografica, destinata a rimanere insuperata fino alla prima metà del Novecento, rappresenta uno dei tanti percorsi iconografici raccontati in questo volume che ricostruisce la storia dell’Etna e delle sue eruzioni attraverso il disegno, inteso sia come oggetto di indagine sia come strumento di analisi, lente d’ingrandimento dietro cui verificare l’evolversi delle conoscenze vulcanologiche. Questo lavoro nasce dalla constatazione che lo stato delle conoscenze delle eruzioni storiche dell’Etna a partire dal 734 prima di Cristo, cioè al tempo della prima colonizzazione greca in Sicilia, è stato profondamente influenzato dalla presenza o meno di documenti grafici capaci di fornire informazioni attendibili sull’andamento delle colate e sui loro effetti nel territorio. In taluni casi l’assenza di fonti iconografiche o lo scarto tra la realtà fisica e il disegno ha generato numerose lacune e incertezze che si sono protratte nei secoli. Solo alla fine dell’Ottocento, con l’avvento della moderna topografia e grazie all’intervento di alcuni personaggi “illuminati” si è arrivati a una descrizione più puntuale dei fenomeni vulcanici dell’Etna, tale da permettere di documentare il tipo di attività eruttiva, l’estensione delle colate laviche e di identificarne i centri eruttivi. È così che nel volume gli autori tracciano la storia della rappresentazione delle eruzioni storiche dell’Etna, dai più antichi tentativi che risalgono al 1500, siano essi documenti cartografici o trasposizioni pittoriche, fino alle attuali cartografie geologiche. Il comune denominatore che lega questo lungo racconto è la compresenza della dimensione del tempo insieme con quella dello spazio. Tempo come rappresentazione grafica dei percorsi seguiti dalle lave sia nel passato sia nel presente, e spazio in quanto ogni carta è espressione della trasformazione della morfologia del vulcano. Il risultato scientifico di quest’opera è di aver promosso un nuovo indirizzo metodologico che ha permesso di ricostruire la complessa storia dell’evoluzione del disegno delle eruzioni dell’Etna fino alla moderna cartografia geologica, aprendo nuove prospettive di ricerca nel campo dello studio dei fenomeni naturali e della loro interazione con le vicende umane e con la storia del territorio. Un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso quel meraviglioso sovrapporsi di coni e di colate che hanno forgiato il Monte Etna.