19 Aprile 2024

Enoturisti americani preferiscono la Toscana. La Sicilia scelta solo dal 6% degli intervistati nel sondaggio

etna-wine-tourLa Sicilia non attira i turisti americani, almeno per quanto riguarda l’enoturismo.E’ questo il risultato sorprendente pubblicato in questi giorni  da “Wine Spectator”, la più diffusa rivista enoica del mondo (http://goo.gl/SUyu4O), notizia ripresa dai media italiani.  A guidare la classifica delle regioni più visitate e che gli americani vorrebbero visitare c’è la Toscana (36%) , a seguire  Piemonte (30%), e poi, a distanza, il Friuli-Venezia Giulia (10%): ecco le Regioni del vino italiano che gli americani vorrebbero visitare di più, secondo il sondaggio di “Wine Spectator”. Ultima (nell’anno di Expo) la Lombardia: 0% Toscana e Piemonte: il duo inossidabile delle Regioni top del vino italiano si conferma ai vertici non solo della qualità dei prodotti, almeno secondo i giudizi della critica nostrana ed internazionale, ma anche nei desideri degli appassionati. E non solo come terre di provenienza dei vini da bere, ma anche come territori da visitare. Almeno secondo gli appassionati americani sondati on line da “Wine Spectator”, la più diffusa rivista enoica del mondo (http://goo.gl/SUyu4O), che ha chiesto loro quali Regione del Belpaese (tra 12 selezionate dalla testata, ndr) siano più interessati a visitare. E al top, senza dubbio, c’è la Toscana del Chianti e del Chianti Classico, di Bolgheri e di Montalcino, di Montepulciano e della Maremma, scelta dal 36% dei 350 appassionati che hanno risposto al sondaggio (al momento della redazione di questo articolo).  A seguire con il 30%, il Piemonte di Barolo, delle Langhe e del Monferrato, del Roero e dell’Astigiano, ma anche della zona del Gavi. A completare il podio, ma a distanza, il Friuli Venezia Giulia del Collio e dei Colli Orientali, ma anche del Carso e non solo, con il 10% delle risposte. Il resto sono briciole: si va dal 6% della Sicilia (che a livello di mercato enoico, invece, è considerata una delle Regioni rampanti del vino d’Italia) al 4% di Trentino Alto Adige e Campania, fino al 2% di Puglia, Umbria, Sardegna e anche del Veneto (che è la Regione d’Italia che esporta più vino in assoluto) e all’1% dell’Abruzzo.
Nell’anno dell’Expo di Milano, da segnalare lo 0% registrato dalla Lombardia; segno che, al di là del dato numerico, puramente indicativo, il territorio lombardo fatica ancora, nonostante la qualità di ottime produzioni, Franciacorta in testa, ad affermarsi, almeno al livello di appeal, come Regione del vino italiano a livello internazionale. La Sicilia, malgrado i suoi vini confermano un trend positivo come diffusione nel mondo, invece non attira per l’enoturismo, ed è un dato che fa riflettere, in un contesto dove si stanno investendo risorse economiche significative, con i Gal o altre misure, ma che evidentemente non danno i risultati sperati, così come l’esperienza all’Expo certamente non è stata tra le migliori in termini di promozione e ritoerno di immagine, bastava guardare lo spazio espositivo dell’Istituto Regionale Vino e Olio e complessivamente il padiglione del cluster bio Mediterraneo. Insomma il sondaggio va interpretato e fa riflettere, il vino, e vedi il vino dell’Etna, è diventato ambasciatore  internazionale delle eccellenze enogastronomiche siciliane, da gustare, ma il turista americano non è ancora affascinato dalle eccellenze paesaggistiche, logistiche, artistiche, dei territori di provenienza degli stessi vini siciliani.