29 Marzo 2024

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Una folta delegazione cinese di imprenditori del food, del design e della moda, ha partecipato – ieri pomeriggio all’NH Collection di Taormina – all’inaugurazione della settimana di eventi di TaoModa. Un esordio di respiro internazionale, in attesa anche della presenza di una rappresentanza russa, che ha puntato i riflettori su una delle maggiori prerogative del made in Italy: la creatività. La seconda edizione della kermesse – organizzata dall’Associazione Talenti & Dintorni, con la direzione artistica della giornalista Agata Patrizia Saccone – ha debuttato infatti con la mostra “Design, what’s up?”, in cui sono protagoniste affascinanti e geniali opere inedite d’arredamento, realizzate da dodici designer noti a livello nazionale.

La mostra – curata da Alfio Cicala – vede esposti oggetti per interni e per outdoor che conquistano fin dal primo istante perché semplici e complessi allo stesso tempo, prodotti con processo industriale ma assemblati con tecniche artigianali. L’iniziativa è patrocinata dalla Consulta regionale degli Architetti, promossa dagli Ordini e dalle Fondazioni di Catania e Messina, in sinergia con l’Associazione 2Cworkshop Design, l’imprenditore Tito D’Emilio, lo storico Mobilificio Marchese, e con il sostegno dall’Associazione per il disegno industriale (Adi) e dall’Associazione Italiana Progettisti d’Interni. «Il progetto che coniugherà al meglio spazio e tempo, qualità e bellezza – ha affermato il presidente della Fondazione Architetti di Catania Paola Pennisi – sarà premiato con il “TaoAward Talent Design” durante il Gala finale di TaoModa sabato 18 luglio al Teatro Antico». Ad accompagnare l’esposizione delle opere anche l’installazione “Esotopo” di Rosa Vetrano, che mescola sapientemente moda e architettura.

SONY DSCAll’ingresso della mostra, inoltre, un’altra opera – stavolta di sartoria – firmata dalla stilista Loredana Roccasalva: l’abito In.Con.Tra., cucito appositamente per il “Progetto Migrantes” promosso dalla Fildis (Federazione Italiane Laureate e Diplomate Istituti Superiori) di Siracusa a sostegno delle donne migranti. «In.Con.Tra. è un acronimo che diventa parola e sintesi del progetto – ha detto la stilista Roccasalva – In come insieme, in come dentro; Con come condivisione, convivenza, conoscenza dell’altro visto come opportunità e come ricchezza sociale, culturale e artistica. Tra come tradizione, come insieme di conoscenze da trasferire, per incontrare meglio l’altro, conoscerlo e giustapporre le differenze senza che ad alcuno siano confiscate autonomia ed identità»

 

(ph. Armando Vincenzo Vinciguerra)