25 Aprile 2024

CESARO’ (Me) – Restaurare il fercolo e rendere fruibile la cripta. La Confraternita di San Calogero sollecita gli enti preposti

Michele La Rosa – Anche nel centro nebroideo un ingente patrimonio da tutelare.  L’Sos giunge dai devoti, custodi delle proprie  tradizioni religiose e che adesso puntano a salvaguardare i beni monumentali spesso appartenenti proprio al complesso di immobili del culto religioso. La comunità chiede il restauro del fercolo e della cripta di San Calogero , patrono della comunità dei Nebrodi. A lanciare l’accorato appello la Confraternita di San Calogero, impegnata da tempo, ad una intensa attività mirata al recupero, conservazione e valorizzazione dei beni artistici e religiosi locali. Già  nei mesi scorsi si era proceduto al restauro della statua lignea policroma secentesca raffigurante il Santo Patrono. “Abbiamo inoltrato alla Regione attraverso gli organi competenti un apposito progetto richiedendo le necessarie somme per sistemare il fercolo, che seppur modicato nel tempo risale a diversi secoli fa, ma fino ad oggi nessuna risposta. Lo stesso dicasi per la cripta, servono interventi di recupero tali da valorizzarla e renderla fruibile” – ci dice Emanuele Calcagno, tesoriere della Confraternita di San Calogero. A quanto pare quindi è necessario sistemare sia il fercolo che porta il santo ma anche la cripta, un desiderio per le migliaia di devoti che risiedono a Cesarò ma anche per i tanti cittadini emigrati . La Confraternita di San Calogero, riconosciuta nel  2012 dal Vescovo Ignazio Zambito, e la Parrocchia Maria SS. Assunta di Cesarò guidata dal parroco Don Nunzio Vasta, portano avanti da tempo  diverse  iniziative di conservazione delle tradizioni religiose locali.  Attraverso una gestione oculata delle numerose offerte raccolte in questi anni, è stato possibile utilizzare una significativa cifra, circa 6000 euro, per il ripristino delle effigie di San Calogero conservate nell’omonima Chiesa , la cui cripta, finora scarsamente valorizzata e mai del tutto pienamente fruibile, è al centro di un’importante idea progettuale di ripristino. La presentazione della restaurata statua ha avuto luogo giorno 17 giugno, alla presenza della restauratrice Maria Scalisi, in collaborazione con gli uffici competenti della Soprintendenza di Messina. Dopo questi interventi è necessario quindi completare l’opera di restauro e valorizzazione, al fine di meglio conservare anche questo patrimonio tanto caro ai fedeli del comune nebroideo. Oggi giunge questo sollecito ad intervenire per restaurare il fercolo e per restaurare e mettere in sicurezza la cripta. A questo punto si spera che la Regione e la Soprintendenza preposta accolgano la richiesta disponendo i necessari interventi .