19 Aprile 2024

SICILIA – Aumentano i casi di “abusivi” nel turismo ricettivo

Sicilia maglia nera per abusivismo nel settore turistico. Aumentano i casi accertati di strutture ricettive senza autorizzazioni o di cui i titolari non versano i dovuti tributi e tasse al Comune o ad altri enti. Ai primi di marzo veniva accertato che una struttura alberghiera su due a Trapani non è in regola. Sulle 197 ispezionate dagli agenti della squadra “Var” della polizia municipale, infatti, 90 sono state sanzionate: 18 perché esercitavano in totale assenza di autorizzazioni, quindi abusivi, e 72 per il mancato versamento nelle casse del Comune dell’imposta di soggiorno. In queste ore il caso scoppia a Ragusa dove 497 delle 690 strutture come bed & breakfast, affittacamere e case vacanze, secondo la Guardia di finanza, prive della comunicazione di attività al Comune. Su 45 strutture controllate, tra Ragusa città, Ibla, Marina e Santa Croce Camerina, 39 erano senza autorizzazioni. Accertata in alcune la totale evasione d’imposta e violazioni amministrate per Enti locali da 120.000 euro. Undici strutture sono state segnalate alla Procura per la mancata comunicazione alla Questura dei clienti. Un ragusano avrebbe dichiarato al fisco 10.000 euro di reddito l’anno, sebbene possessore di uno yacht di 15 metri e titolare e gestore di 39 stanze con 80 posti letto, evadendo tasse su 600.000 euro imponibile. Un uomo avrebbe gestito un complesso immobiliare di lusso con oltre 80 appartamenti ad uso turistico con piscina: per conto dei proprietari, avrebbe fatto da portiere, riscosso incassi, per 6-700mila euro l’anno, trattenendone il 10-30%, ma dichiarando redditi per qualche decina di migliaia di euro l’anno. La scorsa estate i controlli erano scattati anche a Taormina, accertando diverse violazioni. evidentemente si continua ancora, malgrado i controlli però gli “abusivi” ed evasori allo stesso tempo continuano. Entrate che sfuggono al fisco ma anche minori incassi per chi lavora ed investe seriamente nel settore turistico in Sicilia.